Roma - ChievoVerona 3-1: RimontRoma

È andato nella capitale per giocarsela il Chievo, ma l'impresa era davvero improba. In questo campionato nessuna squadra sinora è riuscita a strappare punti alla Roma all'Olimpico. A questo si aggiunga la formazione che Maran è stato costretto a schierare: uomini contati in difesa con Gamberini costretto a stringere i denti e Frey, destro naturale, schierato a sinistra con Izco arretrato in terza linea.

Il primo tempo è stato più equilibrato con la Roma che ci ha provato di più con i suoi tiratori da fuori, ma era il Chievo a portarsi in vantaggio, dopo aver sprecato al 20' un'occasionissima con De Guzman che con il destro tirava a lato su cross di Birsa deviato da un difensore. Di fatto ha tolto la palla dal sinistro dell'accorrente Meggiorini che si è lamentato con il compagno. Ma al 36' De Guzman si rifaceva con gli interessi: cross di Izco da destra, il centrocampista olandese era molto bravo ad infilarsi in area e a colpire di testa ad incrociare anticipando l'intervento di Peres ed insaccando alle spalle del portiere. In precedenza era stata soprattutto la Roma a provarci: al 24' ci provava Nainggolan con una botta su punizione respinta da Sorrentino, tre minuti dopo con Peres su punizione che colpiva il palo esterno, al 30' con una fucilata di Dzeko dai 30 metri respinta dal portiere. La Roma protestava con Calvarese (non del tutto convincente la sua prova) per un doppio episodio consecutivo che aveva per protaginisti De Guzman su Dzeko e Dainelli su Salah. Al 40' pioggia sul bagnato per i gialloblù costretti a sostituire l'infortunato Izco con Costa che si schierava a sinistra, mentre Frey tornava sulla fascia a lui congeniale. Al 46' per un fallo di Dainelli dai 25 metri, Calvarese assegnava la punizione che El Shaarawy (sui 90 minuti il migliore in campo) insaccava con un destro a fil di palo.

Nella ripresa al 52' il Faraone entrava in area sulla destra e dopo alcuni batti e ribatti prendeva palla Dzeko che infilava comodo e facile dai 2 metri. Non immuni da colpe i centrali difensivi che non sono riusciti a liberare. Di fatto la gara finiva qui. Il Chievo nel secondo tempo non ha mai impensierito Szczesny. Anche perché Birsa dopo una tacchettata di Salah sotto il ginocchio (non sanzionata dall'arbitro) era costretto a lasciare il campo all'esordiente Bastien (58'). Rischiava al 72' Costa per una spallata dentro l'area su Bruno Peres al limite del regolamento. Al 74' Dzeko di testa colpiva il palo esterno alla sinistra di Sorrentino ed era il portiere (migliore dei gialloblù) ad opporsi a Dzeko di piede all'82' e con la mano aperta all'89', con Perotti a tirare alle stelle sulla respinta. Al 91' Costa era ingenuo nell'atterrare Perotti sulla linea di fondo appena dentro l'area. L'arbitro fischiava il rigore che lo stesso attaccante argentino (entrato all'81' per Salah) trasformava con uno spiazzante rasoterra.

Tanta Roma, troppa per questo Chievo combattivo per un tempo nonostante le numerose assenze ma sparito nel secondo, con Meggiorini oggi particolarmente abulico. Decisivi in entrambe le frazioni di gioco i minuti di recupero. La classifica rimane buona, ma almeno un punto prenatalizio non sarebbe dispiaciuto alla truppa pandorata per rimanere nella parte sinistra della graduatoria. Si ritorna l'8 gennaio al Bentegodi contro la sorprendente Atalanta che sta sette punti avanti in classifica.