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Fiorentina - ChievoVerona 1-0: rigore sui titoli di coda

Vittoria in extremis per la Fiorentina al termine di una gara non bella: al 92' Gobbi trattiene in area Bernardeschi che trasforma il rigore concesso da Celi. Alla fine del primo tempo espulso Radovanovic e al 70' Zarate. I viola, che hanno colpito la traversa e un palo, nei quarti affronteranno il Napoli.

Parole chiave: ChievoVerona (15), Tim Cup (2)

Vittoria in extremis per la Fiorentina che sconfigge il ChievoVerona al 93’ grazie ad un rigore di Bernardeschi concesso dall’arbitro Celi per una debole trattenuta di Gobbi sullo stesso fantasista viola. Veementi proteste dei giocatori gualloblù.

Partita poco spettacolare ma combattuta fino all’ultimo, con un Chievo apparso in netta ripresa dopo la debacle casalinga di domenica contro l’Atalanta.

Maran effettua il turn over (per quanto gli è concesso dagli infortuni) cambiando la linea di difesa, tranne Gobbi, la cui stanchezza accumulata risulterà alla fine decisiva, arretrando Izco e con Floro Flores e Inglese in attacco, supportati da De Guzman, che però non ha la velocità di Birsa. Dal 1’ Bastien a centrocampo.

Nel primo tempo si fa preferire il Chievo: al 18’ De Guzman crossa dal fondo a sinistra, sbaglia l’uscita Tatarusanu, palla ribattuta, Inglese dal limite dell’area piccola spara col destro a lato. Al 21’ grande recupero di Radovanovic (già ammonito) che anticipa con una spallata al limite dell’area Chiesa lanciato a rete. L’ala viola cade a terra ma l’arbitro lascia giustamente proseguire. L’unico tiro in porta della prima frazione è dello stesso Chiesa al 43’: un sinistro rasoterra, bloccato in presa sicura da Sorrentino. Nell’ultimo dei due minuti di recupero Radovanovic ferma Tomovic lanciato a rete con un fallo da dietro: secondo cartellino giallo ed espulsione. Sulla punizione, il sinistro di Bernardeschi colpisce la traversa.

La Fiorentina nel primo tempo si è resa pericolosa soprattutto sui calci da fermo ma non è riuscita a segnare.

Ad inizio ripresa Maran toglie l’inconcludente Floro Flores (che pure aveva tentato un paio di conclusioni nei primi minuti ma senza centrare lo specchio della porta) inserendo Gamberini. I primi venti minuti vedono il Chievo rintanato nella propria metà campo. Al 49’ la Fiorentina va vicinissima al gol: potente sinistro di Bernardeschi da fuori, Sorrentino alla deviazione in corner; sul calcio d’angolo il tiro di Chiesa colpisce il palo, il pallone ballonzola sulla linea poi esce, ribattuto da Izco, riprende Kalinic ma il suo tiro è alto. Dopo quattro ammonizioni per i viola, al 67’ il Chievo esce dal guscio con Bastien il cui destro dai 25 metri lambisce il palo alla destra di Tatarusanu. Al 70’ viene ristabilita la parità numerica dei giocatori: Zarate a metà campo entra da dietro a gamba tesa su Castro: rosso diretto. La gara cambia volto e il Chievo si fa più aggressivo e ha un’occasione d’oro al 74’: avanza De Guzman che dà sulla sinistra per Gobbi: cross, palla a Castro la cui deviazione di testa batte a terra e viene deviata da Tatarusanu; Inglese sulla ribattuta, contrastato da un difensore, colpisce fuori di testa. Occasione più nitida sull’unico tiro in porta dei gialloblù. Dopo una serie di sostituzioni (Meggiorini per Inglese e Birsa per Castro nelle file clivensi) all’83’ è bravissimo Gamberini ad anticipare Kalinic sotto porta, pronto a deviare un cross di Ilicic dalla destra. Due minuti più tardi contropiede di Birsa il quale smista sulla destra per Izco, ma sul passaggio al centro un difensore anticipa Meggiorini. Cambio di fronte ed è bravo Sorrentino a ribattere da terra con il piede destro un sinistro teso di Ilicic su punizione. L’arbitro Celi dispone 4’ di recupero e al 92’ si arriva al fattaccio: quasi sulla linea di fondo Gobbi (in affanno nel finale di partita) trattiene leggermente con un braccio Bernardeschi ma di piede non lo tocca. Il viola cade e Celi decreta il rigore. Vane le proteste gialloblù. Bernardeschi trasforma e Fiorentina ai quarti contro il Napoli.

La squadra di Sousa ha avuto una supremazia nel possesso palla, ha colpito due pali ma è stata premiata solo in extremis da un rigore dubbio concesso da Celi che fino al momento aveva arbitrato bene. Forse la presenza degli arbitri di porta (non prevista in Coppa Italia) gli avrebbe consentito un giudizio migliore sull’azione incriminata.

Il Chievo ha avuto una buona reazione, ha combattuto con grinta sapendo aspettare nella propria area quando si è trovato in inferiorità numerica. Però ha fatto troppo poco in fase offensiva. Urge invertire la rotta dopo tre sconfitte consecutive, magari già da sabato in casa dell'Inter. Il migliore di oggi nel Chievo è stato Castro (uomo ovunque) mentre nella Fiorentina (e man of the match) Bernardeschi; tra i peggiori il nervoso Radovanovic.

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