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Un salone di bellezza per pochi fans

Dopo 14 anni Canale 5 ripropone una fiction che allora ebbe un discreto successo Il bello delle donne, cui ora è stato aggiunto al titolo alcuni anni dopo. Il racconto gira, infatti, attorno ad un salone di bellezza, ora trasferito da Orvieto a Roma, che ha scelto come insegna proprio questo nome.

Un salone di bellezza per pochi fans

Dopo 14 anni Canale 5 ripropone una fiction che allora ebbe un discreto successo Il bello delle donne, cui ora è stato aggiunto al titolo alcuni anni dopo. Il racconto gira, infatti, attorno ad un salone di bellezza, ora trasferito da Orvieto a Roma, che ha scelto come insegna proprio questo nome. Tra gli artigiani che lì prestano la loro opera e le numerose clienti vi è un vorticoso giro non solo di chiacchiere, ma soprattutto di tradimenti, gelosie, amori segreti e talora lascivi. Se queste sono le premesse, il resto della storia non può che essere la vendetta, la rivalsa, la passione focosa e la rivalità senza esclusione di colpi. Rispetto al passato il cast è notevolmente rimaneggiato. Sono rimaste solo due figure storiche della fiction: il parrucchiere Luca Manfridi, interpretato da Massimo Bellinzoni, e Annalisa Bottelli, cui presta il volto Giuliana De Sio. Questi due eterni rivali rappresentano il bene e il male, la bontà e la cattiveria che si attraggono e si respingono a vicenda, attorniati da una lunga teoria di accoliti cui non dispiace per niente il parlare volgare e colorito.
Non c’è stato da parte del produttore un minimo sforzo per cercare un livello artistico più elevato, dalla scenografia alla scelta degli attori. Tutti questi sono ormai entrati nella scuderia di Teodosio Losito, fecondo autore televisivo che sforna generalmente una fiction all’anno, tutte simili e sovrapponibili nel racconto, pur cambiando ambientazione. Con questo prosieguo della storia è voluto tornare alle origini della sua carriera televisiva. Le situazioni proposte sono, infatti, abbastanza prevedibili, in un rimestare continuo tra gli stessi personaggi che si relazionano tra loro in una girandola sentimentale che ha dell’incredibile e che inesorabilmente scende in un continuo degrado degli affetti. Nessuna storia brilla per originalità. I toni sono sempre ben al di sopra della verosimiglianza, i tratti caratteristici dei personaggi funzionano più per macchiette che per un reale sviluppo psicologico.
I clienti affezionati di questo salone sono soltanto il 10% del pubblico televisivo del mercoledì sera. Riaprire il negozio a distanza di così tanto tempo non ha certamente giovato e i possibili clienti hanno giustamente cercato altrove una nuova possibilità, dove poter essere coinvolti in appassionate ed emozionanti storie d’amore.

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