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Brasile, “Terra nostra” delle telenovele

Dal loro primo apparire in Italia sul piccolo schermo agli inizi degli anni Ottanta, le telenovele hanno sempre conservato un pubblico fedele che ha fatto di questo genere televisivo un prodotto vincente. Rai Tre, perciò, dall’estate scorsa ripropone Terra nostra 2, soap di origine brasiliana, indiscussa patria di queste lunghe fiction...

Parole chiave: Terra nostra 2 (1)
Brasile, “Terra nostra” delle telenovele

Dal loro primo apparire in Italia sul piccolo schermo agli inizi degli anni Ottanta, le telenovele hanno sempre conservato un pubblico fedele che ha fatto di questo genere televisivo un prodotto vincente. Rai Tre, perciò, dall’estate scorsa ripropone Terra nostra 2, soap di origine brasiliana, indiscussa patria di queste lunghe fiction. Dopo il successo della prima parte, il proseguimento della serie, coprodotta anche da Mediaset che l’ha già mandata in onda più di dieci anni fa, è approdato ora nel palinsesto pomeridiano, in diretta concorrenza con i talk show.
L’intricata vicenda ha per protagonista una giovane coppia d’innamorati che un tragico destino ha diviso e che dopo alcuni anni si ritroveranno e sfideranno ancora una volta la sorte per ricomporre il loro amore. 236 puntate all’insegna della passione, del riscatto dalla povertà, del melodramma, dei sentimenti più struggenti, del pathos strappalacrime che comunque alla fine farà sempre trionfare il bene. In questa grande epopea dei buoni costretti a subire la malvagità dei cattivi freme il grande anelito della lotta di classe per riuscire a conquistare una migliore posizione sociale. Con i toni tipici del romanzo d’appendice la storia è diventata prototipo, per quanto edulcorato del grande fenomeno migratorio che negli anni ‘20-‘30 del secolo corso vide partire molta gente dall’Italia in cerca di fortuna in Brasile. Nel 2000 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, durante una sua visita ufficiale in Brasile, visitò addirittura gli studi televisivi di questa fiction e incontrò gli attori.
Questa telenovela è diventata così simbolo di un periodo storico, e quell’amore travagliato, un’immagine popolare capace di unire due culture lontane. Rimetterla in palinsesto dopo tanti anni non è solo un’operazione nostalgia a basso prezzo, ma motivo per rivedere uno dei migliori e più accurati prodotti realizzati per questo genere televisivo. L’aggettivo possessivo del titolo è riferito a tutti i popoli che abitano ora quella nazione, perché il Brasile è oggi la terra di tutte le etnie e le religioni che già lo abitavano o sono arrivate da fuori per costruire lì il proprio avvenire. Questo tentativo di educazione civile, per quanto lacunoso e semplicistico, è però riuscito nel Paese d’origine a intercettare una fetta di popolazione poco interessata ad ascoltare i grandi proclami dell’integrazione. Con la passione trionfa, quindi, anche l’amore di patria e il sano sentimento nazionale contrassegnato dalla fratellanza e mai quello nazionalista che induce invece alla diffidenza e all’esclusione.

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