Spiato in tv
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Ma il cerchio riconciliante non si chiude

Chakra è parola orientale che significa cerchio, circolarità e in sintesi l’insieme che cerca una riconciliazione nel tutto. Questo è il titolo del programma condotto da Michela Murgia, nota scrittrice di origine sarda, che associa come significato a questo vocabolo quello di centro energetico della nostra società.

Parole chiave: Chakra (1), Spiato in tv (180), Giuseppe Begnigni (48)
Ma il cerchio riconciliante non si chiude

Chakra è parola orientale che significa cerchio, circolarità e in sintesi l’insieme che cerca una riconciliazione nel tutto. Questo è il titolo del programma condotto da Michela Murgia, nota scrittrice di origine sarda, che associa come significato a questo vocabolo quello di centro energetico della nostra società. Scopo della trasmissione è quello di entrare in modo diretto nell’argomento messo a tema in ogni puntata e, nel contraddittorio con ospiti di pensiero divergente, cercare la strada per riconciliare le contraddizioni che sono espresse. I temi affrontati, che si prestano facilmente a essere estremizzati, toccano alcuni snodi cruciali dell’attualità, come il fenomeno migratorio o la scelta di vita vegana.
In uno studio piuttosto dismesso la conduttrice accoglie dapprima un solo interlocutore tenendosi a debita distanza da lui e vuole conoscere quali siano le motivazioni che l’hanno portato a prendere decisioni di vita molto nette e talora alquanto provocatorie. Il dialogo è intervallato da numerosi filmati che danno nuova linfa al confronto, portando ulteriori spunti di riflessione. Poi quando arriva l’altro ospite, viene posto accanto a quello già presente, evitando accuratamente che i due si possano guardare negli occhi. Murgia nel porre le sue domande è mossa più dalla curiosità che dalla voglia di indagare, si ferma spesso a porre interrogativi dettati soltanto dal sentire comune. Inizia a trattare un nuovo argomento senza giungere mai a una conclusione plausibile. Ciascuno resta delle proprie opinioni facendone soltanto un manifesto, senza che siano state create delle reali occasioni d’avvicinamento o condivisione. I due interlocutori si limitano a dichiarare che non sono d’accordo con quanto finora sostenuto. Un po’ poco per chi vorrebbe conciliare gli opposti o farli apparire simili tanto da toccarsi nelle loro frange più radicali.
Murgia, alla seconda esperienza come conduttrice televisiva, ha ancora tanta strada da percorrere per capire la diversità di linguaggio della narrativa da cui proviene, dove si può indulgere nella descrizione e dove ogni parola è pensata in un testo ben preciso, rispetto alla vivacità di un dibattito televisivo. I due stili sono necessariamente distanti tra loro come le idee dei suoi ospiti. Meno di un milione di telespettatori hanno dato fiducia alla sfida della Murgia alla quale manca decisamente la capacità di empatia con i suoi ospiti e con il pubblico da casa per raggiungere il chakra tanto desiderato.

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