Condiscepoli di Agostino
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Le indulgenze nel Corpo Mistico

Già abbiamo precisato il fatto che l’indulgenza riguarda anzitutto il senso della gratuità dell’amore di Dio che, mediante il ministero della Chiesa, concede il perdono sacramentale dei peccati di quanti vi accedono con fede disponibile alla conversione. Ma abbiamo già fatto notare anche che ogni peccato lascia in eredità una ulteriore fragilità nell’anima di chi l’ha commesso.

Già abbiamo precisato il fatto che l’indulgenza riguarda anzitutto il senso della gratuità dell’amore di Dio che, mediante il ministero della Chiesa, concede il perdono sacramentale dei peccati di quanti vi accedono con fede disponibile alla conversione. Ma abbiamo già fatto notare anche che ogni peccato lascia in eredità una ulteriore fragilità nell’anima di chi l’ha commesso. Ora, per rinforzare l’uomo interiore, cioè la nostra interiorità, resa più debole da ogni peccato, serve molto l’esercizio di volontà nel bene da parte del soggetto interessato. Ma a lui giova soprattutto il fatto di essere membro del Corpo Mistico di Cristo fin dal Battesimo. Non c’è dubbio che ogni componente del corpo beneficia delle risorse dell’intero corpo o, viceversa, risente della malferma salute di un membro o dell’intero corpo. È quanto ci spiega con precisione l’apostolo Paolo nella Prima Lettera ai Corinti (1Cor 12,12-27), nella quale evidenzia la singolarità di ogni membro, ma anche la loro interconnessione.
Veniamo al fatto delle indulgenze. In che rapporto stanno con la Chiesa considerata come Corpo Mistico di Cristo? Ci riferiamo ovviamente alle indulgenze finalizzate al rafforzamento dell’uomo interiore indebolito da ogni nuovo peccato, come succede alla salute che viene minata da nuove ondate di malattia. Ci muoviamo evidentemente nel campo della fede che ci illumina anche su ciò che accade dentro il Corpo Mistico di Cristo che è la Chiesa. In quanto Corpo Mistico intendiamo la Chiesa nella sua fase terrena, unita strettamente e inseparabilmente alla Chiesa celeste, cioè alla Chiesa dei salvati o dei purganti. Questo Corpo ha una sua vitalità, che mai verrà meno. Le sue energie sono costituite dal Mistero pasquale di Cristo, il Capo del Corpo; dalla santità di Maria e di tutti i salvati; dalla vita di grazia e di carità fraterna di tanti cristiani sparsi nel mondo intero; dal continuo annuncio della Parola che salva; dalla celebrazione dei Sacramenti in ogni angolo della terra... è un organismo radicalmente sano e vigoroso nel suo insieme. Di conseguenza, anche le membra in stato di fragilità ne risentono il beneficio. Si tratta di una sorta di osmosi, di travaso, delle risorse gratuite di santità e di grazia presenti nel Corpo Mistico. Specialmente in coincidenza con delle condizioni particolarmente favorevoli.
Quali sono? Anzitutto un evento capace di coinvolgere non solo il singolo ma un insieme di persone, addirittura la Chiesa intera, come nel caso dell’Anno Giubilare. Insieme ci si predispone meglio a lasciarsi rinvigorire, per superare lo stato di fragilità, di schiavitù del peccato e di convalescenza spirituale. È qualche cosa di simile a un sostegno che ci si dà l’un l’altro, come quando si va in montagna in cordata. Una seconda condizione: le predisposizioni del soggetto credente, aiutato dall’insieme, di lasciarsi raggiungere da grazie mirate, da risorse specifiche, rimuovendo però gli ostacoli alla attivazione di tali risorse. Gli ostacoli ad esempio sono l’attaccamento al denaro (motivo per cui come fattore di indulgenza è prevista l’elemosina come vero atto di distacco), abbarbicamento a certi vizi come la superbia, l’invidia, l’indifferenza, l’egoismo (prima di accogliere in sé l’indulgenza, occorre che un fedele si liberi dalla superbia, dall’invidia, dall’egoismo, dall’indifferenza...). L’indulgenza poi si attiva solo in un contesto spirituale di fede, motivo per cui si chiede l’atto di fede, e in una persona che si vuole in comunione con il Corpo Mistico della Chiesa, della cui dimensione temporale è personificazione e segno di unità il Papa, motivo per cui si fa una preghiera per il Papa. Confessione e Comunione: ovviamente. Ritorneremo. Nota esplicativa: se le indulgenze hanno accesso nel nostro animo, alle condizioni esposte, sicuramente saranno di giovamento anche per le persone purganti che comunque fanno parte del medesimo Corpo Mistico. Le indulgenze a loro vantaggio, sia chiaro, non sono un fatto di automatismo, ma solo a condizione che vi sia adeguata disposizione interiore e nostra e loro a essere liberate dalla schiavitù del peccato per essere totalmente di Dio.

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