Nella baraonda che ha segnato questi ultimi giorni della politica italiana, c’è un dato sul quale vorrei riflettere un attimo e non rigorosamente da un punto di vista politico. Questo perché il problema va ben oltre il perimetro parlamentare, come vedremo tra poco...
L'approfondimento settimanale di Monsignor Bruno Fasani
Entrare nel ginepraio delle opinioni sul vaccino anti-Covid è come entrare in un mercato delle pulci. Si trova di tutto e di più. C’è chi ne è assolutamente favorevole
Mi piace iniziare questo nuovo anno dicendo che voglio bene al Papa. Non il Papa perché Papa, in senso biblico o teologico che sia. Io voglio bene a papa Francesco e tanto...
La scorsa settimana mi arrivano due mail. Una viene da Città del Capo (Sudafrica), l’altra da New York. Sono alpini emigrati da una vita in quelle terre, i quali mi esprimono emozione ed orgoglio per quello che hanno visto sulla Cnn. Si tratta di un servizio, che ha fatto il giro del mondo e che, come dicono i giovani, è diventato virale. Una storia che si presta a farci riflettere sul mistero del Natale.
Si pensava che il maxiraduno di adolescenti al Pincio, sabato 5 dicembre, finito a botte e con cariche della polizia, fosse un episodio estemporaneo da archiviare tra le intemperanze dovute alla giovane anagrafe. E invece il replay è arrivato puntuale una settimana dopo, a Villa Borghese. Stesso copione, stesse botte, stesso intervento delle forze dell’ordine. Dieci i ragazzi fermati. Il più grande 14 anni.
Nei giorni che precedono il Natale, si impone come spazio teologico e simbolico il deserto. Ce ne parla Isaia, profetizzando il ritorno di Israele dalla schiavitù, attraverso le lande desolate che occorre attraversare per giungere nella terra della libertà
La cronaca della morte di Diego Armando Maradona mi ha portato dentro un circo mediatico dove mi sono sentito smarrito, come se quel mondo non mi appartenesse, nonostante ci viva dentro da oltre 30 anni. Mi sono sentito perso, dentro logiche nelle quali è scomparso il senso della proporzione e della misura
Mi ha molto colpito un’affermazione letta qualche tempo fa di cui non ricordo l’autore. Diceva: “In passato essere poveri era non possedere, non avere. In futuro sarà invece non appartenere. Per soccorrere il debole bisognerà, di conseguenza, collegarlo a delle reti”. Oggi le reti le abbiamo messe in piedi, ma troppa gente non appartiene ad alcuno...
Due scene mi prendono il cuore in questi giorni attraversati dalla fatica e dalla paura. La prima mi porta dentro le acque infide del Mediterraneo. Le informazioni, che peccano di difetto, ci dicono che quest’anno almeno 900 persone sono morte annegate nel tentativo di raggiungere le coste italiane...
Un amico, acuto e intelligente lettore, prende spunto da un mio editoriale apparso su queste pagine, per confidarmi un suo contributo di chiarezza. In risposta al pericolo che denunciavo di un nuovo fariseismo ipocrita...