A spasso con il cane - Via con... Vento
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A Campo il lago più bello sotto l’ombra del Baldo

Un gioiello nascosto a poca distanza dalle acque cristalline dell’alto Garda e dalle cime del Baldo. Un luogo pieno di suggestione, dove il tempo sembra veramente essersi fermato e dove la bellezza degli scorci sul lago si mescola con la magia di case e sentieri antichissimi...

Parole chiave: Campo di Brenzone (1), Baldo (5), Garda (16), A spasso con il cane (84), Silvia Allegri (49)

Un gioiello nascosto a poca distanza dalle acque cristalline dell’alto Garda e dalle cime del Baldo. Un luogo pieno di suggestione, dove il tempo sembra veramente essersi fermato e dove la bellezza degli scorci sul lago si mescola con la magia di case e sentieri antichissimi. Chi ha voglia di fare una passeggiata con il proprio cane assaporando il silenzio e la bellezza della natura, vicino al lago ma lontano dai posti caotici, può organizzare una gita a Campo di Brenzone, minuscolo borgo medievale, disabitato da anni. I numerosi sentieri che attraversano il territorio di Campo si trasformano spesso in un punto di arrivo o in un luogo di sosta per chi si muove a piedi o in bicicletta, e sono a volte più conosciuti dai turisti stranieri in vacanza al lago di Garda che dai veronesi. Certo, si tratta di una passeggiata non raggiungibile velocemente, soprattutto se si sceglie di scoprirla in piena stagione estiva, quando le strade che portano al lago sono invase dal traffico. Ma è talmente bello questo borgo, che chiunque sarà felice di averlo visto.
Si può raggiungere Campo in due modi: da Affi, risalendo in direzione di San Zeno di Montagna e scendendo poi da Albisano verso Torri, oppure percorrendo la strada gardesana da nord o da sud. Superato Castelletto e prima di arrivare a Brenzone si svolta seguendo le indicazioni per il borgo, risalendo un ripido tratto di strada che conduce a un comodo parcheggio. Da lì poi si inizia la camminata a piedi (anche se si può proseguire, eventualmente, con l’auto avvicinandosi per un ulteriore breve tratto).
Dopo circa 500 metri ci troviamo di fronte a un bivio: la strada asfaltata prosegue, a sinistra, mentre a destra inizia l’antica mulattiera che permette di immergersi nella natura, tra piante di ulivi secolari, e di osservare i tipici terrazzamenti sostenuti da muretti a secco. Qui siamo in una zona ricca di piante officinali, le cui proprietà vengono esaltate dalla vicinanza del lago. Durante il percorso si incontrano numerosi cartelli che raccontano le origini dei sentieri, le diverse specie di piante e animali e le tradizioni del luogo, come quelle legate alla raccolta delle olive.
Percorrendo la mulattiera, in dolce pendenza, si arriva quindi al borgo, che si offre agli occhi dei visitatori con tutto il suo straordinario fascino. Quasi abbandonato, ormai da molti anni, il borgo vede ora la presenza di due famiglie ed è oggetto di un lavoro di ripristino delle abitazioni voluto e incentivato dalla Fondazione Campo, creata dagli abitanti della zona e accreditata presso l’Unione Europea per il progetto di messa in sicurezza e prima ristrutturazione degli edifici. L’obiettivo è quello di far rivivere il borgo, preservandone il fascino.
Per il momento, si incontrano qui visitatori e turisti rispettosi della natura e del silenzio, appassionati di trekking, ciclisti in mountain bike, ma anche molte persone che cercano un luogo di meditazione e tranquillità. Un ristoro si potrà trovare davanti a una casa/bar dove si trovano alcuni tavolini riparati da ombrelloni; e nell’ostello che ospita spesso mostre temporanee e apre le porte ad artisti, associazioni, gruppi desiderosi di trascorrere qui un po’ di tempo. Campo negli ultimi anni è diventato meta di pellegrinaggi veri e propri in alcuni periodi dell’anno, come a dicembre, quando la rassegna dei presepi attira numerosissimi visitatori, che possono ammirare le Natività posizionate in luoghi suggestivi, tra le finestre, i portoni, i terrazzi delle antiche abitazioni.
Una volta arrivati qui, vale la pena curiosare tra le minuscole stradine e le case, senza perdere due autentici gioielli: la piccola chiesetta di San Pietro in Vincoli, risalente al XII secolo, con il suo interno in legno e bellissimi affreschi ancora ben conservati, e l’antica fontana-lavatoio, dove sgorga un’acqua purissima. Che sarà di grande sollievo nelle giornate calde, ideale per ricaricare le nostre provviste di acqua e dove il nostro cane si potrà rinfrescare.
Il ritorno si potrà fare ripercorrendo la mulattiera o, in alternativa, parte della strada che di recente è stata costruita per favorire un accesso più agevole al borgo. Anche se gli sportivi o i più allenati potranno scegliere le stradine strette e molto ripide che si snodano in direzione del lago. La bellezza di questo posto sarà esaltata nelle limpide giornate autunnali e invernali, con temperature miti grazie all’esposizione al sole, mentre nel periodo estivo, evitando le ore centrali, la passeggiata diventa occasione perfetta per godersi un tramonto mozzafiato da un luogo raccolto, intimo e pieno di magia.

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