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Intitolato a Giacomo Slemer il teatro di Poiano

La sala polivalente della parrocchia di Poiano, sede del Centro giovanile affiliato a Noi Verona, è stata recentemente inaugurata dopo alcuni lavori di ammodernamento ed è stata dedicata a Giacomo Slemer, un giovane del paese della Valpantena morto per annegamento nel lago di Garda quattro anni fa dopo aver salvato la fidanzata.

Parole chiave: Poiano (2), Slemer (1), Fedrigoli (1), Rolfi (1), Ballarin (1), Noi associazione (3)
Intitolato a Giacomo Slemer il teatro di Poiano

Quando si è trattato di pensare a chi intitolare l’ex oratorio del Settecento, diventato cinema-teatro, quindi sala polivalente, dopo l’operazione di restiling, nessuno a Poiano ha avuto dubbi: a Giacomo Slemer, “il guerriero”, come era conosciuto da tutti. Il ricordo va inevitabilmente a quel tragico Ferragosto del 2012 quando il giovane informatico (lavorava in uno studio dentistico) che di lì a poco avrebbe compiuto 25 anni, riuscì a salvare la fidanzata, trovatasi in difficoltà nelle acque del lago di Garda, a Torbole. Ma per lui non ci fu nulla da fare e il suo corpo venne ritrovato alcuni giorni dopo. «Per Giacomo il senso di giustizia era primario e lo coniugava ad un grande altruismo, alla disponibilità ad aiutare le persone – ci ha detto la mamma, Daniela Fedrigoli, presente all’inaugurazione col papà di Giacomo, Roberto Slemer e con una folta rappresentanza dell’Ordine delle Lame scaligere, al quale il giovane apparteneva –. Oggi vivo un sentimento molto contrastante: da un lato un grandissimo orgoglio per il mio ragazzo, che era un guerriero anche nel cuore. Dall’altra parte sono incredibilmente emozionata e commossa perché lo sento vivo in ogni momento. Sono convinta che l’energia che ho, me la trasmette lui perché era un innamorato della vita, mai fermo».

Guardandola dall’esterno la sala Slemer, dall’inconfondibile facciata di quella che un tempo era una chiesa, potrebbe far storcere il naso, ma all’interno si ha la riconferma che… l’apparenza inganna. Lo spazio è sufficientemente ampio e utilizzabile per diverse attività: visione di film (grazie allo schermo e al videoproiettore), teatro (sul palco scorre persino un binario), pranzi e cene (con i quadri che diventano tavoli e viceversa), convegni, feste, corsi di danza (come lasciano presagire gli specchi alle pareti, ricopribili con appositi pannelli), recitazione… E non mancano sciccherie come la dressing & make-up room, ovvero una saletta laterale utilizzabile come guardaroba o per sistemarsi il trucco. Con un vero e proprio fil-rouge ricorrente nell’arredo, ovvero il colore rosso «che manifesta il calore, l’accoglienza, la vita, la passione – spiega Federico Ballarin, presidente del “Circolo giovanile Poiano” affiliato a Noi associazione, che conta 400 iscritti, per la gran parte minorenni, provenienti anche da altri centri della Valpantena –. Del resto questo dovrebbe essere il luogo in cui ci si appassiona a qualcosa: balli, canti, reciti, partecipi all’incontro adolescenti, fai l’animatore del grest, del doposcuola, fai il tutor nell’alternanza scuola-lavoro che partirà da gennaio e poi tutte le attività della parrocchia che si svolgono in questo luogo spazioso e ora bello, moderno e funzionale a misura di un target giovane».

«È stato compiuto un lavoro di miniatura ma fatto col cuore – considera un soddisfatto don Flavio Rolfi, parroco di Poiano –. E la parrocchia, tranne la targa esterna, non ha speso un centesimo, visto che il circolo Noi si è sobbarcato l’onere. Tanta gente, anche chi magari non frequenta troppo la chiesa, è venuta ore e ore dopo il proprio lavoro per tirare fili, istallare luci, realizzare un impianto audio nuovo. Tutto il paese si è unito: chi ha offerto le pompe di calore, chi il lampadario, l’architetto che ha lavorato gratuitamente. Questo è un centro aggregativo per il paese e in particolare per i giovani che già si ritrovano e adesso hanno un posto bello. E non è ancora finita, perché abbiamo in mente altri lavori di adeguamento».

Se, come ha affermato Ballarin, «i lavori sono il frutto di un sogno», questo ha trovato realizzazione, per la gioia di tutti.

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