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Verona Fedele ha perso un amico

È scomparso ieri nella sua abitazione di Pozzolengo (Brescia) Gaetano Conti, per 18 anni alla guida di Verona Fedele srl, la società di proprietà della Diocesi di Verona che edita il settimanale cattolico. Aveva 83 anni. Il cordoglio di tutti coloro che l'hanno conosciuto al giornale apprezzandone la dirittura morale e l'impegno in un ambiente, quale quello giornalistico, che pure non era il suo.

Verona Fedele ha perso un amico

Amante della natura e soprattutto dei fiori, Gaetano Conti è scomparso lunedì mentre lavorava nel giardino della sua casa a Pozzolengo (Brescia). Aveva 83 anni ed era celibe. Per 31 anni, dal 1968 al 1999, fu sindaco del paese dell'immediato entroterra gardesano e per 18 fu presidente del consiglio di amministrazione di Verona Fedele, da quando nel 1997 venne costituita la società editoriale di proprietà della Diocesi di Verona, fino al 2014, quando il Vescovo ne accolse le dimissioni che aveva presentato al raggiungimento degli 80 anni di età. Un mondo, quello del giornalismo, che non era il suo - aveva infatti lavorato come perito agrario presso il locale consorzio – ma nel quale si inserì con grande dedizione. Uomo elegante nel portamento e nel vestire, era un democristiano di ferro, animato da un grande impegno per il bene della comunità, sia quella civile, sia quella ecclesiale. Proprio a Pozzolengo aveva conosciuto negli anni Ottanta l'allora curato don Bruno Fasani che, apprezzandone l'onestà e la dirittura morale, lo consigliò al vescovo Nicora quale possibile presidente della società editrice Verona Fedele srl che andava costituendosi. E infatti venne scelto proprio lui, un bresciano totalmente sconosciuto agli ambienti della Verona che conta (che contava) e quindi assolutamente inscalfibile dinanzi ad ogni possibile pressione.

Uomo assai sobrio, quando veniva in redazione, solitamente nella tarda mattinata del mercoledì, si accomodava nell'ufficio dell'amministrazione per firmare i documenti che gli erano stati preparati dalla responsabile amministrativa Silvana Speri (un'istituzione nel giornale), la quale gli spiegava per filo e per segno situazioni, difficoltà, esigenze, prospettive e iniziative. E lui ascoltava e interveniva, essendosi preso davvero a cuore le sorti del giornale, non solo sotto l'aspetto economico-gestionale, ma anche sotto il profilo della diffusione. Per la pausa pranzo, non andava al ristorante, ma si accontentava di bere un cappuccino al bar Duomo, magari sfogliando La Gazzetta dello Sport. Tra le altre cose, aveva realizzato una tabella dove accanto ad ogni paese era indicata la percentuale degli abbonati a Verona Fedele. Forse non era aggiornatissimo sulle terminologie anglofone che dominano nel nostro lavoro (per lui il desk era la cattedra) e per gli acquisti e le normali attività di manutenzione era solito servirsi di persone e aziende che conosceva personalmente, assai poco propenso ad avventurarsi con sconosciuti veronesi. Durante la direzione di chi scrive, era facile scambiare qualche battuta in dialetto, sia per sentirsi come a casa, ma anche per non farsi comprendere dai colleghi. Un suo pregio indubitabile è senz'altro stato quello di non aver mai interferito minimamente né sulla linea editoriale, né sollecitando articoli su questo o quello, lasciando piena autonomia a chi di dovere. Era comunque un attento lettore e controllava se i redattori, oltre all'attività "di cucina" del giornale, scrivevano anche qualche pezzo.

Una volta accolte le sue dimissioni dalla presidenza, lo abbiamo festeggiato durante una cena in un locale collocato sul Liston, in quella piazza Bra che è il luogo tipico di Verona, una città che gli era diventata cara. E anche nei quattro anni successivi, non ha mai mancato di tornare in redazione per portare a tutti gli auguri in occasione del Natale e della Pasqua.

Verona Fedele con Gaetano Conti perde un amico, una persona retta che ha saputo, sebbene non più giovane, rimettersi in gioco e rendersi disponibile con la sua competenza amministrativa e la sua onestà indiscussa per tenerne dritto il timone.

I funerali saranno celebrati mercoledì 2 maggio alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Pozzolengo.

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