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Migliorare la qualità dell’attenzione nei malati di Parkinson

È il tema dell’incontro promosso sabato 17 febbraio dall’Unione Parkinsoniani Verona nell’ottica di aiutare i pazienti, supportare i familiari e sensibilizzare la popolazione

Migliorare la qualità dell’attenzione nei malati di Parkinson

Proseguono le attività divulgative promosse dall’Unione Parkinsoniani Verona per venire incontro alle esigenze dei malati, dare supporto ai familiari, informare in generale la popolazione su una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, il cui principale sintomo consiste in un'alterazione del movimento volontario e automatico. 
Non è solo questione di difficoltà fisiche, ma pure di testa. Infatti il tema del prossimo seminario, in programma sabato 17 febbraio (alle ore 10) presso il Centro Stimmatini di via Cavalcaselle 20, è “L’attenzione nella malattia di Parkinson” per cui a fare da relatrice interverrà Laura De Togni, specialista in Neurologia e responsabile del Centro per i disturbi cognitivi e demenze e dell’Ambulatorio disordini del movimento della Ulss 9 Scaligera. 
«L’attenzione è quella funzione che permette all’individuo di filtrare ed elaborare le informazioni provenienti dall’ambiente esterno per poter fornire risposte adeguate», spiega la neurologa. Nel parkinsoniano le relazioni tra gangli della base del cervello, il cui funzionamento è danneggiato, e corteccia pre-frontale posso determinare disturbi dell’attenzione nelle fasi iniziali di patologia. Sono problematiche, confermate da appositi test neuro-psicologici, che si manifestano con campanelli di allarme: «Studi scientifici evidenziano nel paziente con Parkinson difficoltà nel dirigere volontariamente l’attenzione su stimoli ed eventi interessanti (compiti di attenzione selettiva) – prosegue De Togni –; oppure nello spostare in modo alternato l’attenzione da uno stimolo ad un altro (compiti di attenzione divisa)». 
Per informazioni: 045.597351 e 340.3780097 o upvr@libero.it

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