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Beni culturali

Contributi dal ministero per la messa in sicurezza del patrimonio culturale scaligero

Si tratta di fondi immediatamente disponibili per realizzare interventi in tutta Italia, Verona compresa. Molte le chiese della diocesi a trarne beneficio

Parole chiave: Beni culturali (3), antisismico (1), Verona (222)
Contributi dal ministero per la messa in sicurezza del patrimonio culturale scaligero

Un piano di investimenti pari a 597.058.875 milioni di euro sul patrimonio culturale italiano. È stato approvato dal comitato tecnico scientifico del Mibact, il ministero per i beni e le attività culturali.
Si tratta di fondi immediatamente disponibili per realizzare interventi in tutto il territorio italiano, Verona compresa, a cui sono destinati 23 milioni di euro. Riguardano le più importanti misure antisismiche finora finanziato sul patrimonio museale statale, una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane, numerosi restauri.
Attingendo dal Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese istituito dalla legge di bilancio 2017, l’intervento risponde a una visione organica che considera strategico il ruolo dei beni culturali nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori.
«Le risorse stanziate oggi – ha giustamente evidenziato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – segnano un importante traguardo con il primo, grande piano di prevenzione del rischio sismico per i musei statali e la messa in sicurezza del patrimonio culturale nazionale».
L’elenco degli interventi previsti nel veronese, tutti finalizzati alla prevenzione del rischio sismico, comprende: la chiesa di San Michele di Arcè di Pescantina, la chiesa di San Giorgio e l’eremo del Garda a Bardolino, Villa del Bene di Volargne a Dolcè, la chiesa di San Clemente ad Algenago di Grezzana, la chiesa di Santa Maria in Valverde a Marano di Valpolicella, la chiesa di San Martino vescovo a San Martino Buon Albergo, le chiese di Castelrotto e di San Floriano a San Pietro Incariano; le chiese di Sant’Ambrogio, di Gargagnago e la casa canonica di Sant’Ambrogio di Valpolicella; le chiese di San Giovanni Battista e di San Giovanni in Loffa a Sant’Anna d’Alfaedo; le mura urbane di Soave. Nel capoluogo: l’ex complesso conventuale di San Fermo, la ex Dogana, la ex Polveriera di San Procolo; la villa romana di Valdonega, Torretta Catena, le chiese di Santa Anastasia, San Lorenzo, San Luca Evangelista, Santi Apostoli, della Decollazione di San Giovanni Battista a Quinzano; e ancora le chiese di San Siro e Libera, Santa Maria in Organo, San Giovanni in Valle, San Giovanni in Foro, San Benedetto al Monte, Santissima Trinità, San Zeno Maggiore, San Giorgio in Braida, Santa Maria Assunta, San Zeno Minore.

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